La DaD & la classe IV B Rodari

   

testa

 “Quando ho sentito dalla mia mamma il nome DAD  non sono arrivata alla sua definizione, ma lei quando me l’ ha chiesto io le ho risposto: “semplice DAD significa papà in inglese!”
“…mi fa capire che siamo la classe  migliore che ci sia  e che siamo una squadra a distanza ma  vicina virtualmente”
“La prima volta che ho sentito parlare della DAD mi sono emozionata e dentro di me mi sono detta: “sarà una cosa bellissima lavorare a distanza” e infatti lo è”
“Per quanto possa essere strano, è l’unico modo possibile per stare tutti insieme”
“…la didattica a distanza, mi sono incuriosita perché non sapevo che cosa fosse. Poi ho scoperto che serve proprio per continuare a lavorare con la classe, anche se distanti”
“La prima volta mi sono organizzata nella mia cameretta disponendo tutto il materiale scolastico sulla scrivania”
“Mi piace molto quando facciamo le video lezioni perché così non resto in pigiama e mi vesto!! Mi piace anche moltissimo il lavoro con la DAD” 
“Devo essere sincero, è come essere a scuola, anche se delle volte non mi concentro come dovrei…poi penso che non è giusto e quindi mi metto a lavorare cercando di fare del mio meglio…”
“Fare i compiti al computer è bello perché non devo scrivere a mano.
La DAD è bella perché possiamo vederci, ma vorrei vedere i miei amici e le mie maestre dal vero”
“A me usare la DAD non dispiace molto, ma non è uguale, non vedo più la mia classe, a pranzo non posso parlare con nessuno e poi il mio compleanno non lo ho potuto festeggiare con le persone che volevo, avevo già organizzato tutto”

“La DAD si è rivelata molto utile perché nonostante le scuole siano chiuse, possiamo continuare a studiare, ma in ogni caso vorrei che tutto si risolvesse al più presto perché non vedo l’ora di tornare in classe”
Ecco come i bambini della classe IV B, della Scuola Primaria “G. Rodari”, hanno definito all’inizio la didattica a distanza (DAD), scoprendo successivamente anche la potenzialità della stessa.
Guidati dagli Insegnanti Letizia Belardinelli, Marta Baldoni e Roberto Nicolini, gli alunni hanno seguito proposte interdisciplinari e condiviso attraverso attività sincrone e asincrone idee, pensieri, materiali, ricerche, foto, audio…
Stimolante è stata la realizzazione di PADLET: applicazione semplice e versatile, utilizzata per appuntare, assemblare, condividere idee e generare presentazioni.
I bambini hanno creato bacheche virtuali costruendo contenuti digitali in maniera collaborativa.

Sono così nati i seguenti ambienti web free: