Giornata mondiale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza
Cari Protagonisti della Comunità Scolastica,
"giù le mani dai bambini" è uno slogan che è diventato anche il nome della ONLUS che si occupa di farmaco vigilanza (https://www.giulemanidaibambini.org/) e il titolo di un libro sullo stesso tema.
Il disconoscimento dei diritti dei bambini, però, non si limita all'abuso di farmaci, spesso davvero necessari ma non utilizzati dai genitori perché hanno opinioni diverse dai medici (un'altra forma di abuso).
È diritto dei bambini imparare giocando senza essere sballottati da una attività all'altra da adulti convinti che più si fa più si apprende. Al contrario, si impara facendo ciò che si desidera.
È diritto dei bambini vivere in una casa accogliente circondati dagli affetti. Questo non vuole dire essere riempiti di giochi e di cibo in una enorme villa. Ad un bimbo basta essere guardato dagli occhi di una persona a cui vogliono bene per sentirsi amati.
Troppo spesso i bambini (e i loro genitori) sono dimenticati dalle Istituzioni che dovrebbero proteggerli.
D'altra parte i bambini non hanno diritto di voto quindi non sono ritenuti fondamentali da coloro che vengono eletti.
Alcuni genitori ritengono che i bambini "non capiscono come un adulto" perciò li costringono a seguire le regole imposte in famiglia senza possibilità di comprenderle e farle proprie. Questo atteggiamento, però, contribuisce a rendere i bambini futuri soldatini, abituati ad ubbidire senza interrogarsi su loro stessi.
Allo stesso modo, i bambini cresciuti nell'abbondanza, che ricevono senza neppure chiedere, che vengono giustificati in ogni loro azione per il senso di colpa del genitore di non essere abbastanza presente, non crescono nella loro indipendenza e responsabilità delle proprie azioni, restano bambini a lungo essendo stati privati degli strumenti per poter affrontare le avversità e le possibili frustrazioni.
È questa la grande difficoltà nel garantire i diritti dei bambini e degli adolescenti: è necessario ascoltarli pur mantenendo il proprio ruolo di genitori ed educatori. Noi adulti non possiamo essere gli amici dei bambini né le loro guardie del corpo. Essere vicini senza sostituirsi, guidarli senza invadere i loro spazi.
So quanto sia complicato ma è così che garantiamo, nel nostro piccolo, i diritti dei bambini, promuoviamo la loro crescita sana e ci prendiamo davvero cura di loro.
Naturalmente i diritti dei bambini, messi per iscritto con la Convenzione dell'ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza nel 1989 (allegata alla presente), sono tanti e serve anche il coinvolgimento delle istituzioni affinché siano tutelati ma ognuno di noi può dare il proprio contributo.
Cari bambini, avervi intorno è una gioia e, allo stesso tempo, faticoso per noi adulti. Ci riempite di sorrisi e affetto, di risate e domande, di urla e lacrime. Continuate così e seguite il vostro cuore puro cercando di dire sempre la verità anche quando questa vi condurrà verso una punizione assicurata. Non abbiate paura dei rimproveri. Chiedete scusa e impegnatevi a non ripetere l'errore commesso. È così che si diventa adulti in gamba e consapevoli del proprio valore.
Cari adolescenti, tutti noi adulti siamo passati attraverso l'adolescenza e sappiamo quanto sia complesso fare i conti con il proprio corpo, con le relazioni amicali, familiari e affettuose, con la ricerca del proprio posto nel mondo e della propria identità e tutto ciò mentre si cerca di stare attenti in classe e fare i compiti a casa. Non è un momento facile per voi ma questo non vi esime dal mantenere il livello (almeno) minimo di rispetto verso chi vi sta intorno, sia esso un coetaneo, un insegnante o un familiare. Tenete sempre a mente che siete persone meritevoli di essere rispettate ma, allo stesso tempo, è anche vostro dovere rispettare gli altri.
Cari adulti, ricordate che quando urliamo ad un bambino, lui non smette di amarci ma smette di amare sé stesso.
Teniamolo sempre a mente
Il Dirigente Scolastico
Prof.ssa Nora Ruggieri