80° anniversario della Liberazione dell'Italia dal nazifascismo e morte di Papa Francesco. Riflessioni sulla Libertà e la Pace.
Cari Protagonisti della Comunità Scolastica e del Territorio,
domani celebreremo gli 80 anni dalla Liberazione dell'oppressione nazifascista e, allo stesso tempo, il corpo del nostro Pontefice, Papa Francesco, sarà chiuso nella sua bara.
Celebreremo la Libertà, ottenuta anche grazie alle azioni dei Partigiani, e saluteremo il Papa della Pace.
Una pace che ancora oggi il mondo non riesce a trovare, tanto agognata quanto disprezzata.
Se è vero che la storia insegna, allora dobbiamo credere che dopo ogni guerra arriverà la pace e che dopo ogni momento di pace seguirà un conflitto.
Eppure basterebbe lasciarsi guidare dall’amore anziché dall’odio.
Basterebbe abbandonare il proprio egoismo per avvicinarsi all’altro.
Basterebbe cambiare il nostro vocabolario, togliere tutte le parole violente e lasciare solo le parole gentili.
Nel nostro Istituto comprensivo cominciamo fin da piccoli ad insegnare le parole della gentilezza: grazie, scusa, prego, per favore, ...
Eppure, da grandi, qualcosa cambia in noi. Forse ci sentiamo traditi oppure non ne possiamo più delle ingiustizie al punto da cominciare a commetterle noi per primi perché non vogliamo passare "per fessi".
Non so bene cosa scatti nell'animo umano.
A cinque anni ci basta l'abbraccio della mamma per sentirci i bambini più fortunati del mondo e a sedici anni non ci basta l'ultimo modello di smartphone per sentirci uguali agli altri.
Se soltanto riuscissimo a guardarci con amore, se soltanto riuscissimo a guardare gli altri con amore, quanto sarebbe diverso il nostro meraviglioso mondo!
Potremmo comprendere gli altri e gli altri capirebbero noi ma, soprattutto, finirebbero le guerre e ciò che è stato non tornerebbe a farci paura.
Purtroppo non tornerà il nostro Papa Francesco.
Nonostante ciò, i credenti confideranno che il Papa pregherà per il mondo intero affinché pace, giustizia e amore si diffondano sempre di più.
Gli altri, invece, potranno dire di aver conosciuto un uomo che si è speso per i più deboli, per i più poveri, per la Pace.
Un pensiero e un ricordo ai nostri antenati che hanno combattuto o aiutato in silenzio e a Papa Francesco.
Buon 25 aprile a tutti noi!
Che Libertà e Pace possano regnare ovunque ma, soprattutto, nei nostri cuori!
Con grande affetto,
Il Dirigente Scolastico
Prof.ssa Nora Ruggieri